Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 5 agosto scorso, ha approvato, in esame preliminare, dodici decreti legislativi di attuazione di norme europee.

Tra queste segnaliamo, in particolare:

Il Codice delle comunicazioni elettroniche definisce un quadro regolatorio armonizzato nel mercato europeo nel settore delle telecomunicazioni, volto a perseguire gli obiettivi di promozione della concorrenza nel settore e tutela dei consumatori. La principale modifica del Codice rispetto alla legislazione vigente è l’inclusione della promozione degli investimenti in reti, fisse e mobili, ad altissima velocità come un obiettivo primario della regolazione. 

In linea con questo obiettivo il decreto legislativo mira ad una forte riduzione dei costi di investimento, sia semplificando le procedure amministrative di autorizzazione all’installazione di reti e infrastrutture di comunicazioni elettroniche sia dando incentivi alla cooperazione e sinergie fra operatori. 

Il decreto, redatto in coerenza con il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC), intende accelerare la transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili. Sono individuati strumenti calibrati sulla base dei settori d’uso, delle tipologie di interventi e della dimensione degli impianti, con un approccio che mira al contenimento del consumo di suolo e dell’impatto paesaggistico e ambientale, comprese le esigenze di qualità dell’aria. L’approccio per le autorizzazioni è quello della semplificazione e di una partecipazione positiva degli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni tramite un percorso condiviso di individuazione di aree idonee. Per gli incentivi, la scelta è quella di introdurre una forte semplificazione nell’accesso ai meccanismi e, al contempo, fornire una maggiore stabilità tramite l’introduzione di una programmazione quinquennale, al fine di favorire gli investimenti nel settore.

Centrale la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la gestione delle produzioni degli impianti a fonti rinnovabili: prevista un’accelerazione nello sviluppo della rete elettrica e della rete gas e semplificazioni per la realizzazione degli elettrolizzatori alimentati da fonti rinnovabili.
Il testo prevede altresì una serie di disposizioni nell’ottica del Green New Deal, necessarie per dare attuazione alle misure del PNRR in materia di energie rinnovabili, con la finalità di individuare un insieme di misure e strumenti coordinati, già orientati all’aggiornamento degli obiettivi nazionali derivante dalla modifica della legge europea sul clima, in attuazione del pacchetto “Fit for 55”.

Si introducono disposizioni volte a disciplinare le nuove configurazioni delle comunità energetiche dei cittadini in modo coordinato con le disposizioni previste dalla direttiva 2001/2018 in materia di comunità energetiche rinnovabili, a rafforzare i diritti dei clienti finali in termini di trasparenza (delle offerte, dei contratti e delle bollette), a completare la liberalizzazione dei mercati al dettaglio salvaguardando i clienti più vulnerabili, ad aprire maggiormente il mercato dei servizi a nuove tipologie di soggetti quali la gestione della domanda e i sistemi di accumulo, a prevedere un ruolo più attivo dei gestori di sistemi di distribuzione, a regolare la possibilità di istituire sistemi di distribuzione chiusi, ad aggiornare gli obblighi di servizio pubblico per le imprese operanti nel settore della generazione e della fornitura di energia elettrica, ad introdurre un sistema di approvvigionamento a lungo termine di capacità di accumulo con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo degli investimenti necessari per l’attuazione degli obiettivi del PNIEC. 

I destinatari dell’intervento normativo proposto sono essenzialmente i consumatori e i produttori di energia elettrica nelle diverse configurazioni soggettive, nonché i soggetti che rivestono un ruolo pubblico concernente la gestione del sistema elettrico (gestori di rete di trasmissione e distribuzione, gestore dei mercati elettrici e l’Autorità di regolazione).

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