Si è svolta lo scorso 3 dicembre l’Assemblea annuale dei soci di ASSISTAL – l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica (ESCo) e Facility Management aderente a Confindustria, che aggrega circa 1.200 imprese di settore e 120.000 addetti, con circa 60 miliardi di fatturato.

L’Assemblea è stata l’occasione per fare il punto sulle attività svolte nell’ultimo anno e sulle prossime sfide che attendono le imprese del settore, le vere protagoniste della transizione energetica in atto. Ad aprire i lavori, la relazione del Presidente Roberto Rossi che ha ricordato il lavoro intenso compiuto negli ultimi dodici mesi.

«Il 2024 è stato l’anno di molte novità normative, molte delle quali – inutile negarlo – potrebbero essere fonte di difficoltà per le imprese dei servizi energetici, le ESCO e le imprese di facility management e impiantistiche». Motivo per cui, spiega Rossi, «abbiamo intensificato le interlocuzioni con le Istituzioni e i nostri maggiori stakeholders, e messo in atto molteplici iniziative». Il Paese – infatti – vive un contesto di incertezza, con dati economici altalenanti. «Questa instabilità va assolutamente gestita con una strategia nazionale per la decarbonizzazione e da norme certe e coerenti».

Il Presidente di ASSISTAL, inoltre, ha ricordato l’assoluta importanza della transizione ambientale, energetica e sociale che deve essere un’opportunità non solo per le imprese, ma anche per la nostra società. «Tuttavia non può abbattere la produttività e la competitività, ha bisogno di tempi adeguati, di obiettivi finali, ma anche di obiettivi a medio termine, obiettivi reali e proporzionati alle risorse e alle infrastrutture disponibili» ha spiegato Rossi.

«Tutti noi imprenditori di ASSISTAL abbiamo tenacia, determinazione, passione e siamo ottimisti, che la nostra Italia possa crescere e liberarsi di tutti quei meccanismi che ne limitano il progresso e lo sviluppo.  Alla politica chiediamo regole certe, collaborazione e compartecipazione. Scrivere insieme le regole affinché siano prodromo di crescita e non contro le imprese, il vero motore del Paese.» ha concluso Rossi.

 

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