La Regione Lazio ha promosso una nuova misura a sostegno delle imprese e dei lavoratori, al fine di
permettere di proseguire nel massimo dell’efficienza e dell’efficacia l’attività produttiva aziendale,
permettendo ai lavoratori di rimanere a casa, continuando a svolgere la loro attività da remoto e, nel
contempo, rispondendo alle proprie esigenze familiari.
L’erogazione del contributo a imprese e titolari di Partita IVA potrà avvenire per la fruizione di:
AZIONE A: servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con
relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella
intranet aziendale;
AZIONE B: acquisto di “strumenti tecnologici” funzionali all’attuazione del piano di smart working.
Ai fini del riconoscimento del contributo, l’Azione A è obbligatoria mentre l’Azione B è facoltativa.
Linee di intervento
L’AZIONE A comprende le seguenti attività:
- Attività preliminari all’adozione del Piano di Smart Working:
- Attività di formazione rivolta al personale interessato allo Smart Working;
- Avvio e monitoraggio di un progetto pilota
L’AZIONE B (l’acquisto di nuova strumentazione tecnologica, funzionale all’attuazione del piano), prevede
come spese ammissibili le seguenti voci:
Componenti hardware, nello specifico Notebook (i.e. computer portatile); Smartphone: Accessori.
Componenti software funzionali allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità smart
working.
Destinatari
Destinatari degli interventi sono lavoratori e lavoratrici dipendenti delle imprese richiedenti il contributo e
ricompresi nelle seguenti tipologie contrattuali:
contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i
casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale);
contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015);
soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).
Sono esclusi:
i tirocinanti;
i collaboratori d’impresa;
i lavoratori con contratto di somministrazione;
i lavoratori con contratto di lavoro intermittente;
i titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione.
Requisiti di ammissibilità
Al momento della presentazione della domanda i soggetti economici devono possedere determinati
requisiti, tra i quali:
essere imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza oppure essere
soggetti, non iscritti alla Camera di Commercio, in possesso di partita IVA;
avere sedi operative o di esercizio ubicate nella Regione Lazio, presso le quali svolgere le attività di
cui al contributo richiesto;
avere un numero di dipendenti almeno pari a 2;
non essere già in possesso di un piano di smart working regolamentato o del relativo accordo
aziendale;
risultare in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva;
risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della legge 12marzo
1999, n. 68 ed altri;
non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del Reg. (UE) n.
1407/20132;
non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria, di
amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente
secondo la normativa vigente.
Tutti i requisiti devono essere mantenuti dal soggetto beneficiario dell’agevolazione fino al termine della fase
di rendicontazione e liquidazione del finanziamento.
Non sussistono limiti relativi alla dimensione aziendale, pertanto potranno essere accolte anche proposte
relative ad interventi da realizzarsi presso le grandi imprese.
È consentita la presentazione di proposte di una impresa nella forma di ATI o ATS con uno o più Operatori
accreditati della Formazione Professionale, a condizione che l’impresa svolga il ruolo di Capofila
dell’Associazione Temporanea (mandataria) e sia il principale attore del progetto.
Entità e forma dell’agevolazione
I contributi saranno erogati nel quadro del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013
(Regolamento “de minimis”); l’importo complessivamente stanziato è di 2 milioni di euro.
Il valore del contributo è pari agli importi di seguito indicati, distinti per tipologia di azione, e varia in
relazione al numero totale di dipendenti delle sedi operative/unità produttive localizzate sul territorio di
Regione Lazio alla data di presentazione della domanda.
Le azioni dovranno essere realizzate entro 9 mesi dalla data di comunicazione di avvio attività.
Come e quando presentare la domanda
Le domande potranno essere presentate dalle ore 9:30 del 12 marzo 2020 fino ad esaurimento risorse, con
la modalità “on demand”, attraverso la procedura telematica accessibile dal sito della Regione Lazio.
Per informazioni:
Responsabile Area formazione ASSISTAL: Dott.ssa Maria Francesca Battisti – f.battisti@assistal.it – 06.853730644
Segreteria didattica: Dott.ssa Claudia Palumbo – c.palumbo@assistal.it – 06.853730648