“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” – ha affermato Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria – “rappresenta un’occasione epocale per diventare leader di un processo di sviluppo e di crescita economica e sociale ove la rivoluzione verde e la transizione ecologica, insieme alla digitalizzazione, rappresentano uno dei capitoli fondamentali sui quali le imprese sono chiamate a svolgere un ruolo attivo e decisivo.”
Questa mattina, durante l’incontro con il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Prof. Giovannini, ASSISTAL ha avanzato le proprie proposte, a partire dalla stabilizzazione dell’Ecobonus e del Superbonus. “Per poter raggiungere i livelli richiesti di sostenibilità energetica ed ambientale” – prosegue Carlini – “non possiamo lasciare che le diverse misure di incentivazione presenti già da qualche anno, restino suscettibili di proroghe e di una condizione di limitabilità. Tali misure, associate alla modalità della cessione del credito e dello sconto in fattura, ci permettono di far ripartire i cantieri rilanciando in modo concreto e significativo l’economia italiana, provata dall’emergenza Covid. Riteniamo inoltre, che sarebbe opportuno favorire e agevolare fiscalmente forme contrattuali come gli EPC, dare stabilità e certezza al meccanismo dei certificati bianchi e semplificare e potenziare il Conto Termico per accelerare il programma di efficientamento energetico degli edifici pubblici, delle scuole e degli ospedali.”
“L’autoconsumo” – ha concluso Carlini – “rappresenta il futuro, ma è necessario armonizzare le norme, incluse quelle di natura fiscale, e semplificare gli adempimenti a carico del gestore di una rete privata. La promozione dell’efficienza energetica, infine, può costituire un’importante soluzione di contrasto al fenomeno della povertà energetica. Tuttavia elementi quali possibili lunghi tempi di ritorno degli investimenti, scarsa solidità creditizia, necessità di capitali nella fase pre-intervento costituiscono barriere che scoraggiano, e a volte impediscono interventi di miglioramento. E’ quindi importante prevedere azioni di mitigazione di tali barriere.”