“Uno tsunami economico che si è riversato sulle aziende senza che ne avessero alcuna responsabilità”, “un problema enorme di cui il governo non ha piena contezza”: così si esprime Angelo Carlini, presidente di Assistal, l’associazione aderente a Confindustria, che rappresenta circa 1.500 aziende specializzate nella progettazione, fornitura, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici, fornitura di Servizi di efficienza energetica (ESCo) e facility management. Assieme a Nicolò Rebecchini, presidente di Ance Roma-Acer, ha pubblicato su due importanti quotidiani una lettera al governo che non esita a definire “un accoratissimo messaggio”. “Agli slogan del Governo” per la ripresa – osservano i due firmatari – non “hanno fatto sempre seguito provvedimenti idonei” a perseguire gli obiettivi. Le imprese sono invece di fronte a una “nuova emergenza”, legata a “caro materiale e caro energia” per i quali, da quasi un anno e mezzo, si stanno registrando rincari non più sostenibili. E chiedono “risposte tempestive e concrete”, perché “la grandissima parte delle nostre aziende – ricorda Carlini – in questi mesi di emergenza non ha mai smesso di lavorare e tanto meno ha fatto ricorso alla cassa integrazione. Con questo voglio dire che il nostro settore non ha mai pesato sulla già gravosissima situazione dei nostri conti pubblici”.