Roma, 5 febbraio 2021 – E’ stata sottoscritta oggi, al termine di un percorso negoziale durato più di un anno, l’ipotesi di accordo per il Contratto Collettivo Nazionale Per il Lavoro dei metalmeccanici e degli Installatori di Impianti per il periodo gennaio 2021 – giugno 2024.
«Riformare l’Inquadramento vuol dire dare il giusto valore e riconoscimento alle competenze attuali – commenta Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL -. Se fino a qualche anno fa le persone facevano operazioni specifiche ma circoscritte, oggi devono possedere capacità critica e competenze di problem solving, di controllo qualità, di gestione del processo. A tutto ciò, l’Inquadramento contrattuale vigente (in vigore dal 1973) non avrebbe potuto rispondere in maniera esaustiva. Inoltre, con il rinnovo di oggi abbiamo riconoscito un incremento salariale rilevante che però mentiene il giusto equilibrio con le difficoltà economiche del momento. Abbiamo dato un segnale fortissimo non solo per le nostre imprese e per i nostri lavoratori, ma anche verso le istituzioni.»
«La nostra volontà è sempre stata chiara: fare il Contratto – dichiara Alberto Dal Poz, Presidente Federmeccanica -. Dopo un confronto serrato ma costruttivo abbiamo trovato la chiave per un rinnovo che rispettasse le due condizioni per noi imprescindibili: Continuità e Sostenibilità. In continuità con lo spirito riformatore avviato nel 2016 col Rinnovamento contrattuale e sostenibile dal punto di vista economico. Tutto questo è stato possibile ottenerlo grazie alla “Riforma dell’Inquadramento” che Federmeccanica e Assistal hanno messo al centro della trattativa con la Proposta del 26 novembre scorso. L’incremento quantitativo del trattamento salariale non è quindi uno scambio, bensì una conferma del sistema di garanzia introdotto con il Contratto del 2016, e frutto dell’introduzione di elementi di qualità nel tessuto contrattuale attraverso la riforma dell’Inquadramento. Un investimento per il futuro.»
Per questo, il nuovo Contratto deve fondarsi sulla visione del mondo in cui oggi un’impresa che opera all’interno di un Paese scommette sul proprio futuro industriale.
In una prospettiva come questa le parti sociali, che rappresentano l’industria Metalmeccanica e Impiantistica italiana, sono chiamate a dare nuovo senso e significato a ruoli e professionalità e, al contempo, a rafforzare l’impianto del CCNL 2016 e i suoi punti cardine come la formazione e, per i giovani, la previdenza complementare.
I tempi sono maturi per prenderne atto e per scrivere una nuova pagina nella storia dell’industria e delle Relazioni Industriali italiane.
Questa Ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro rappresenta la logica evoluzione di quello unitario che lo ha preceduto ovvero: un Contratto per il Lavoro, per le persone e per le imprese.
Federmeccanica e Assistal presenteranno l’ipotesi d’Accordo ai rispettivi organismi direttivi nei prossimi giorni.
I CARDINI DEL RINNOVO
VALORIZZARE LA PROFESSIONALITÀ CON LA RIFORMA DELL’INQUADRAMENTO
- Nove livelli di inquadramento ricompresi in quattro campi di responsabilità di ruolo;
- Passaggio dalla mansione al ruolo: dal cosa si fa, al come si fa e come si può fare meglio;
- Sei criteri di professionalità: autonomia-responsabilità gerarchico funzionale, competenza tecnico-specifica, competenze trasversali, polivalenza, polifunzionalità, miglioramento continuo ed innovazionae correlati ai nuovi sistemi integrati di gestione.
GARANZIE SALARIALI E RICONOSCIMENTO DEL VALORE DEL LAVORO
- Conferma dell’impianto del 2016 con sistema di calcolo dell’inflazione ex post (IPCA);
- Valorizzazione del lavoro legata alla riforma dell’inquadramento;
- Incrementi retributivi mensili complessivi pari a 25 euro lordi nel giugno 2021; 25 euro lordi nel giugno 2022; 27 euro lordi nel giugno 2023; 35 euro lordi nel giugno 2024.
FAVORIRE LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER LE GIOVANI GENERAZIONI
- Aumento del contributo aziendale al Fondo Cometa per i neo iscritti under 35;
- Il contributo passerà dall’attuale 2% al 2,2% dei minimi contrattuali.
FARE UNA BUONA FORMAZIONE
- Creare servizi alle imprese con un contributo una tantum di 1,5 euro a carico delle aziende (es pillole formative on line, block chain per registrare la formazione);
- Puntare sulla “alfabetizzazione digitale”.
PROMUOVERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA
- Promuovere i break formativi e condividere le esperienze virtuose;
- Focalizzarsi sui quasi infortuni mettendo a fattor comune le buone pratiche;
- Analizzare le cause dei rischi alla radice (root cause analysis) per la prevenzione degli infortuni.