E’ stato pubblicato in G.U. il Decreto Legge n. 176/2022 (cd. decreto Aiuti quater), contenente misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica. Per quanto riguarda la materia lavoro, di particolare interesse si segnala l’aumento dei fringe benefit, per l’anno 2022, a 3.000 euro.
In particolare, l’art. 12 del Decreto in commento, prevede che limitatamente al periodo d’imposta 2022, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo del TUIR, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché’ le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000.
La novella normativa ha, pertanto, disposto l’aumento della soglia delle liberalità che il datore di lavoro può erogate tramite beni ceduti e/o servizi prestati ai propri lavoratori, ai sensi dell’art. 51, comma 3, del TUIR, e cioè senza che tali valori vengano considerati reddito di lavoro dipendente.