Informiamo che il 9 ottobre scorso il Consiglio dell’UE ha emanato una Raccomandazione per favorire un “approccio coordinato alle restrizioni della libera circolazione nell’Unione europea, in relazione alla pandemia da Covid-19” (cfr. testo allegato in calce).
Con tale iniziativa, il Consiglio UE ha inteso fornire agli Stati membri una serie di indicazioni operative per una gestione coordinata delle restrizioni alla circolazione delle persone all’interno dell’Unione, in relazione alla pandemia da Covid-19, con l’obiettivo di superare l’incertezza giuridica che si era registrata all’inizio della crisi sanitaria, determinata dalla diversità di regole adottate a livello nazionale.
Il principio generale, richiamato dalla Raccomandazione, è che la libertà di circolazione all’interno dell’Unione può essere limitata dagli Stati membri soltanto per comprovati motivi di tutela della salute pubblica.
Fra gli aspetti richiamati dalla Raccomandazione, si segnalano:
- L’invito agli Stati membri a redigere elenchi volti a identificare i lavoratori che esercitano “funzioni essenziali”, tra cui, ad esempio: lavoratori stagionali, distaccati, trans-frontalieri, del settore sanitario, a cui non applicare le regole della quarantena, quando si spostano da un Paese UE ad un altro
- Il reciproco riconoscimento fra Stati membri della validità dei test sul Covid-19, quando eseguiti da autorità sanitarie certificate nei singoli Stati.
- Un formulario comune – in formato digitale – per tutti i cittadini UE che si spostano all’interno dell’Unione
- Una mappatura dei Paesi UE/regioni suddivisa in codici (“coding”), basati su diversi colori, ciascuno corrispondente ad un determinato livello di rischio, in relazione ai diversificati tassi di contagio registratisi a livello nazionale/locale
- Un sistema di raccolta e trasmissione dati – su base settimanale – dai singoli Stati membri al Centro Europeo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, al fine di centralizzare il controllo dei dati ed evitare mappature unilaterali da parte degli Stati membri, relativamente alla situazione dei contagi da Covid-19.
Trattandosi di una Raccomandazione, ricordiamo che le previsioni in essa contenute non sono vincolanti per gli Stati membri, tuttavia le Istituzioni UE auspicano la piena attuazione delle relative indicazioni da parte dei governi nazionali, nella consapevolezza che un approccio coordinato e trasparente sulle regole che limitano la libera circolazione in UE sia l’unico possibile per superare tutti insieme la crisi.
Sul tema della libera circolazione delle persone all’interno dell’UE, ai segnala, altresì, che è operativa la piattaforma europea “Re-Open EU”, in cui è possibile visualizzare, per ciascuno Stato membro, una serie di informazioni utili per chi viaggia (incluse le regole sugli spostamenti) connesse all’emergenza da Covid-19.