Facciamo seguito alla nostra new del 18 maggio 2021, illustrativa dei contenuti dell’Accordo di rinnovo del CCNL 26 novembre 2016, per informare che lo scorso 9 giugno, le parti stipulanti, preso atto della dinamica dell’inflazione relativa all’anno 2020 misurata con l’indice IPCA al netto dei prezzi dei beni energetici importati, risultata pari allo 0,5% come comunicato dall’Istat, hanno sottoscritto la tabella della quota riferita a tale componente della prima tranche, giugno 2021, degli incrementi salariali complessivi tabellari che, pertanto, devono essere riconosciuti negli importi già stabiliti; inoltre sono stati aggiornati i valori dell’indennità di trasferta e dell’indennità di reperibilità.
Tenuto conto del valore dei minimi tabellari complessivi stabiliti nell’Accordo di rinnovo sono state riviste le percentuali dell’utile minimo di cottimo per le diverse date (testi in allegato).
In allegato una nota sugli effetti derivanti dalla variazione dei minimi tabellari.
Si coglie l’occasione, inoltre, per ricordare che dal corrente mese di giugno occorre mettere a disposizione dei dipendenti 200 euro a titolo di flexible benefit e che sempre nel mese di giugno per le aziende prive di contrattazione aziendale con contenuti economici rimane confermato l’Elemento Perequativo pari a 485,00 euro da corrispondere secondo quanto previsto dall’art. 13, Sezione Quarta – Titolo IV[1]. (rispettivamente punto 2.3. e punto 1.1. della citata new del 18 maggio 2021).
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