“Dalle prime indiscrezioni” – ha affermato Angelo Carlini Presidente ASSISTAL – “sul decreto-legge sostegni l’indirizzo del Governo non è ancora chiaro, malgrado siano mesi che affermiamo che quelle sinora adottate sono misure inadeguate rispetto alla sofferenza delle imprese della costruzione di impianti, dei servizi energetici e del facility management. Ribadiamo con forza che è necessario, in primis, introdurre misure ad hoc per i servizi energetici e le ESCo, risultando insufficiente, per il comparto, l’estensione del perimetro di agevolazione sugli oneri di sistema del settore elettrico per impegni superiori ai 16,5 KW di potenza; è una misura irrisoria per imprese, come le nostre, non energivore, ma che dal 2021 stanno subendo rincari dell’energia elettrica nell’ambito dei contratti di servizio energia, mentre sono del tutto assenti delle misure per calmierare gli aumenti del gas, il cui costo è quintuplicato. Inoltre, in mancanza di provvedimenti per le imprese, registriamo come paradossalmente le misure previste per le famiglie stiano penalizzando le imprese che forniscono l’energia nell’ambito di tutte quelle gare pubbliche la cui revisione prezzi fa riferimento al costo dell’energia per il domestico. In secondo luogo, ma altrettanto drammaticamente rilevante, non abbiamo ancora avuto modo di capire se il Governo intenda metter mano al decreto sul “caro materiali” varato per il primo semestre 2021, contenente misure parziali e insufficienti relative all’aumento del costo dei materiali, né come intenda risolvere le medesime problematiche per il secondo semestre 2021. Nelle condizioni attuali, le nostre imprese, interessate alla realizzazione delle opere strategiche per il PNRR e che garantiscono le manutenzioni delle strutture delle pubbliche amministrazioni, non saranno in grado di continuare a mantenere i cantieri aperti. Chiediamo al Governo un atto di coraggio, che peraltro non risultino, per il futuro, misure spot, ma soluzioni strutturali in linea con una nuova politica industriale per il settore.”