Il GSE ha pubblicato il documento di consultazione “GRUPPI DI AUTOCONSUMATORI DI ENERGIA RINNOVABILE CHE AGISCONO COLLETTIVAMENTE E COMUNITÀ DI ENERGIA RINNOVABILE” nell’ambito del quale sono riportati, in particolare:
- approfondimenti su alcuni aspetti descritti nelle Regole Tecniche GSE pubblicate in materia a dicembre 2020, anche al fine di valutarne una possibile revisione;
- proposte per una maggiore efficacia delle misure introdotte, così come previsto dalle attività di monitoraggio stabilite dal DM 16 settembre 2020.
Tra gli aspetti da perfezionare, in particolare:
- l’ambito definitorio delle “autorità locali”, al fine di introdurne una più puntuale classificazione, come già anticipato nella prima versione delle medesime Regole;
- l’identificazione dei perimetri delle configurazioni di un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e delle Comunità di energia rinnovabile in talune specifiche circostanze.
Di seguito gli spunti di consultazione:
1. Quale potrebbe essere una più ampia definizione da dare alle “autorità locali” e che sia coerente con i razionali contenuti nella Direttiva RED II? Quale elenco potrebbe essere considerato per meglio definirle?
2. Il perimetro del gruppo di autoconsumatori potrebbe, in ambiti commerciali ed industriali e coerentemente con le attuali definizioni normative e regolatorie, ricomprendere realtà in cui coesistono più edifici? Anche nel caso in cui gli edifici siano di proprietà di un unico soggetto? Quale potrebbe essere il soggetto referente da individuare in tali ambiti, oltre al produttore?
3. Nel rispetto delle attuali disposizioni normative, quali elementi potrebbe essere necessario considerare al fine di consentire ad uno stesso soggetto giuridico la partecipazione di più gruppi di soggetti ciascuno afferente al medesimo perimetro (cabina secondaria) all’interno della medesima Comunità di energia rinnovabile? Si ravvedono elementi ostativi a tale previsione? Si ritiene opportuno prevedere che possano partecipare ad una medesima Comunità di energia rinnovabile più gruppi di soggetti afferenti anche a territori diversi/distanti tra loro (ad esempio appartenenti a comuni o regioni diverse)?
4. Si ritiene possibile ridurre/razionalizzare gli atti che regolano i rapporti tra i soggetti partecipanti o che rilevano per le configurazioni (anche valorizzando comportamenti concludenti e/o considerando il requisito della firma sui diversi atti soddisfatto anche se le sottoscrizioni delle parti sono contenute in documenti distinti, purché risulti il collegamento tra questi ultimi che evidenzi la formazione dell’accordo)?
5. Vi sono delle parti relative ai format di mandati e liberatorie resi disponibili dal GSE suscettibili di integrazione o affinamenti?
6. Si ritiene che la verifica mediante il codice ATECO del requisito relativo all’attività prevalente svolta dal soggetto partecipante alle configurazioni sia adeguata? Quali ulteriori elementi possono essere necessari per meglio identificare tale requisito? Perché?
7. Si condividono le modalità di settlement proposte per consentire la determinazione dell’energia condivisa nelle mensilità in cui non sono disponibili tutte le misure orarie? Si ritengono implementabili altre soluzioni?
8. Si ritiene utile che il GSE possa rendere disponibili Guide divulgative e sezioni informative specifiche e arricchisca il Portale Autoconsumo Fotovoltaico con strumenti a supporto della realizzazione di nuovi progetti. Quali funzionalità dovrebbero essere previsto a tale scopo?
9. Si ritiene utile la messa a disposizione di strumenti che consentano il censimento delle aree rese disponibili dalle PA e privati per la costituzione di Comunità di energia rinnovabile e permettano l’accesso a servizi di qualifica “a progetto” e successiva pubblicazione delle iniziative qualificate, al fine di favorire la partecipazione e la raccolta di adesioni (ad esempio tramite un portale che consenta anche l’equity crowdfunding)?
10. Si condivide l’opportunità di sviluppo da parte del GSE di un “tool” finalizzato a favorire la diffusione di politiche comportamentali in grado di valorizzare la condivisione dell’energia?
11. Potrebbe risultare utile l’introduzione di servizi di assistenza dedicati alle PA che prevedano, ad esempio, il supporto nella predisposizione di modelli contrattuali al fine di regolare i rapporti tra i soggetti facenti parte della configurazione e/o tra questi e gli altri soggetti terzi che rilevano per la configurazione, al fine di favorire la diffusione delle forme di aggregazione di autoconsumo collettivo e Comunità?
12. Come garantire la più ampia partecipazione dei soggetti alle Comunità di energia rinnovabile nell’ambito del recepimento della Direttiva RED II? Quali soggetti dovrebbero essere ricompresi e perché? In aggiunta alle imprese che svolgono, quale attività principale, quella di produzione e vendita di energia elettrica, quali altri soggetti non dovrebbero essere ricompresi nei perimetri e perché?
13. Quali ulteriori flussi informativi potrebbero essere implementati per ridurre gli obblighi di comunicazione a carico del Referente?
14.Quali ulteriori suggerimenti si possono fornire per facilitare l’implementazione del meccanismo?
15.Quali possono essere ulteriori ostacoli per i gruppi di autoconsumatori o per le Comunità di energia nello sviluppare le loro iniziative o nell’accedere al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia condivisa?
La consultazione termina il prossimo 7 aprile 2021 e i contributi possono essere trasmessi all’Area Tecnica di ASSISTAL entro venerdì 26 marzo scrivendo all’indirizzo m.merrone@assistal.it