Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 21 dicembre scorso sono stati pubblicati due importanti provvedimenti:
– il REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2020/2155 DELLA COMMISSIONE del 14 ottobre 2020 che integra la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio istituendo un sistema comune facoltativo dell’Unione europea per valutare la predisposizione degli edifici all’intelligenza;
– il REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/2156 DELLA COMMISSIONE del 14 ottobre 2020 che specifica le modalità tecniche per l’attuazione efficace di un sistema comune facoltativo a livello di Unione per valutare la predisposizione degli edifici all’intelligenza.
Come noto, nel contesto degli obiettivi di efficienza energetica per il 2030, la direttiva 2010/31/UE, che disciplina l’efficienza energetica negli edifici, persegue due obiettivi complementari, ossia accelerare la ristrutturazione degli edifici esistenti entro il 2050 e sostenere la modernizzazione di tutti gli edifici utilizzando le tecnologie intelligenti.
Pertanto, per favorire una valutazione coerente e comparabile a livello UE, la Commissione ha sviluppato una metodologia per valutare la predisposizione degli edifici all’intelligenza in conformità all’articolo 8, paragrafo 10, e all’allegato I bis, della direttiva 2010/31/UE.
Entrambi i provvedimenti prevedono che il rilascio di un certificato relativo all’indicatore di predisposizione all’intelligenza dell’edificio o dell’unità immobiliare dovrebbe essere affidato a esperti qualificati o accreditati, quali gli esperti accreditati per la certificazione energetica degli edifici o per l’ispezione degli impianti di riscaldamento, di condizionamento dell’aria e di riscaldamento o condizionamento dell’aria e ventilazione combinati di cui alla direttiva 2010/31/UE, o incaricati di condurre gli audit energetici.
I criteri d’impatto della predisposizione all’intelligenza considerati nel protocollo di calcolo di cui all’allegato I al REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2020/2155 sono: a) efficienza energetica; b) manutenzione e previsione dei guasti, c) comfort, d) comodità, e) salute, benessere e accessibilità, f) informazioni agli occupanti, g) flessibilità energetica e stoccaggio dell’energia.
Gli ambiti tecnici della predisposizione all’intelligenza considerati sono: a) riscaldamento, b) raffrescamento, c) acqua calda per uso domestico, d) ventilazione, e) illuminazione, f) involucro edilizio dinamico, g) energia elettrica, h) ricarica dei veicoli elettrici, i) monitoraggio e controllo.